Confraternita Buona Morte di Bettona (PG)

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16/4/2022

Diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino

 

Domenica 10 aprile i fedeli Bettonesi hanno gioito e si sono emozionati: i confratelli della Confraternita delle Buona Morte, dopo un lungo restauro eseguito dalla società KEO Restauro, hanno ricollocato nella propria casa, all’interno della chiesa della Buona Morte di Bettona, il Cristo ed il Catafalco. Le opere nel loro pieno splendore sono state benedette dal Parroco don Ferdinando, il Cristo è certamente espressione dell’orgoglio con il quale la popolazione di Bettona esprime e manifesta la propria Fede e devozione aldilà della tradizione.

Il Crocifisso ligneo veniva e viene tutt’oggi usato per la “scavigliazione” (tolto dalla Croce) del Venerdì Santo; lo stile dell’intaglio ha le caratteristiche della seconda metà del XVI secolo e somiglia ad un Crocifisso che è esposto sull’altare del Crocifisso nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi. La particolarità che rende unico il Cristo sono le braccia mobili, queste infatti possono essere ripiegate tramite una cerniera. Questa caratteristica unica permette al Cristo la deposizione dalla croce per poter essere adagiato all’interno del Catafalco.

Del Crocifisso è ignoto il nome dello scultore, ma poiché l’anonimo autore fu saldato il 7 settembre 1561 nella casa del pittore Dono Doni, e probabile che vada identificato in un Pompeo Scarcioni da Foligno, l’architetto che portò a termine la ricostruzione della cattedrale di Assisi su disegno di Galeazzo Alessi e che intagliò nel 1573 una delle porte di accesso alla basilica inferiore di San Francesco di Assisi su disegno di Dono Doni.

Il Catafalco, probabilmente è risalente al XVII secondo e viene usato nella processione del Venerdì Santo portato a spalla dai confratelli delle confraternite di Bettona. La Confraternita della Buona Morte vuole pubblicamente ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo splendido restauro: padre Marcello Fadda nostra guida spirituale e padrino nel cammino intrapreso dai confratelli, la responsabile dei Beni Culturali diocesana dottoressa Francesca Cerri che ci ha supportato in tutte le pratiche burocratiche necessarie, la pro-loco di Bettona che ha mostrato attraverso il presidente Francesco Brenci profonda sensibilità contribuendo al restauro, i restauratori Giuseppe e Chiara di Keo Restauro ed i loro collaboratori che oltre ad aver svolto un ottimo lavoro ci hanno continuamente reso partecipi degli avanzamenti del lavoro inviandoci foto e notizie, il nostro parroco Don Maurizio che ci ha assicurato sempre il suo supporto ed aiuto, i Confratelli tutti, ma il ringraziamento più grande và a tutta la generosa comunità Bettonese che ci ha aiutato, sostenendoci economicamente e partecipando sempre con entusiasmo alle nostre iniziative di raccolta fondi, dal calendario della Confraternita alla cena che annualmente organizziamo e a tutte le altre attività.


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